Giorgio Linda, presidente dell’Associazione Italia-Israele, col tema: “Shoah: verità e luoghi comuni” ha smontato le dicerie negazioniste contro gli ebrei. In tal senso il relatore ha voluto mettere in chiaro come non sia vero che l’odio verso gli ebrei sia stato messo in atto solo da Hitler e dai nazisti, dato che importanti filosofi come Hegel, Kant, Schopenhauer e Nietzsche hanno scritto frasi decisamente antisemite. Tra le altre ha citato il libro di Daniel Goldhagen intitolato I volonterosi carnefici di Hitler. Riguardo ai soldati tedeschi, infermiere incluse, tale autore sostiene che occorra “demolire punto per punto l’idea che essi contribuissero al genocidio perché costretti a farlo, per acritica obbedienza, per le pressioni sociali che subivano, per favorire la propria promozione personale, perché non comprendevano ciò che facevano e la presunta frammentazione delle operazioni faceva sì che non se ne sentissero responsabili”. Linda ha, infine, sfatato altri luoghi comuni dell’antisemitismo tra gli applausi degli oltre cento presenti.
L’evento “Shoah a Udine sud. Parliamo di deportazioni e campi di concentramento” si è tenuto giovedì 23 gennaio 2020 alle ore 20,30 per il Giorno della Memoria a Udine sud, presso l’Oratorio “Mons. E. Zanin”, in Via Montebello 3, angolo Via Marsala. Don Maurizio Michelutti, parroco di S. Pio X, ha aperto la serata, ricordando i messaggi papali di pace e di convivenza. Rosalba Meneghini, delegato pastorale della Parrocchia del Cristo ha quindi presentato gli altri oratori. Marco Balestra, presidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati politici (ANED) di Udine, ha portato il saluto del sodalizio accennando ai numerosi viaggi della memoria organizzati con i pullman di studenti verso i campi di concentramento nazisti. “Perché ricordare?” – ha domandato Balestra, dando per risposta una frase di Gianfranco Maris, dirigente ANED: “Il giorno in cui gli orrori non saranno più conosciuti, se mai dovesse arrivare quel giorno, vorrà dire che sono usciti dalla memoria storica e che il mostro non è stato vinto, che è pronto per scrivere una nuova cronaca di odio, di divisioni, di violenza, di ingiustizia e di morte, e il giorno dopo forse non vi saranno più testimoni”.
Poi c’è stata la relazione di Tiziana Menotti, studiosa di slavistica, su: “Terezín, il ghetto dei bambini e degli artisti”. Nel silenzio della sala, la Menotti ha letto alcuni commoventi brani di letteratura ceca, da lei tradotti per le case editrici italiane, mostrando alcune diapositive del ghetto di Terezín, presso Praga, evidenziando la farsa del ghetto-modello propagandato dai nazisti.
Il professor Elio Varutti ha esposto i dati di una recente ricerca su “Ebrei di Abbazia salvati a Palmanova”. È accaduto alla famiglia Parisotto, come ha riferito il testimone Luigi Parisotto. Dal 1932 Giuseppe Parisotto, padre di Luigi, gestiva una cartoleria a Palmanova. Negli anni ’40 essi nascosero tre ebrei di Abbazia, dove gestivano un albergo. Si tratta dei signori Willy Rudovitz, della signora Rudovitz e del figlio quarantenne di nome, pure lui, Willy Rudovitz, ospitati in casa Parisotto, dal mese di novembre 1943, fino al 1945. Fece da tramite il signor Berin, fattore degli Hausbrandt, proprietari terrieri a Chiopris Viscone.
Al termine dell’affollato incontro, il parrocchiano Giuseppe Capoluongo ha letto la poesia intitolata “La giornata della memoria”. I suoi versi dicono: “Non più il passo di divise nere / rimbomba e spargerà terrore al mondo / nei cuori inermi a tanta crudeltà, / esisterà memoria tra la gente / ai pianti e lutti e di feroci menti / votate al sangue contro un Dio assente: / Non pianger su di me, ma sui tuoi figli! / Ebbe promessa il popolo eletto / neghitto e cieco avanti al Dio perfetto. / Vibra ancora lo sdegno con l’orrore / incredulo al marciar di quelle armi / con sentimenti grevi di follia, / dove riflesso era nello specchi / la genie crocifissa del terrore / d’insana umanità sparsa nel vento”.
L’incontro pubblico, nel quadro delle attività del Comune di Udine, è stato organizzato dal Gruppo culturale parrocchiale di S. Pio X, con la collaborazione di: ANED di Udine, Parrocchia del Cristo e Alpini di Udine Sud, che hanno proposto il brindisi della Memoria. Si ringrazia per la copertina del biglietto di sala e della locandina il pittore Giorgio Celiberti, che ha messo a disposizione dell’evento la sua tavola, del 1966, intitolata Terezin nel cuore, dedicata proprio ai disegni dei bambini ebrei rinchiusi nel ghetto Terezín.
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Riferimenti nel web
- Elio Varutti, Ebrei di Abbazia clandestini a Palmanova 1943-1945, on line dal 5 maggio 2019.
- E. Varutti, Giorno della Memoria a Udine sud, 23.1.2020, all’Oratorio Zanin in via Montebello, on line dal 19 gennaio 2020.
Rassegna stampa. Ringraziamo le seguenti testate per la diffusione della notizia.
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e Elio Varutti. Fotografie di Germano Vidussi e di Rosalba Meneghini, che si ringraziano per l’autorizzazione alla diffusione e pubblicazione nel blog presente. Foto di copertina: don Maurizio Michelutti, parroco di S. Pio X e del Cristo apre l’incontro.
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